The Tokyo Ballet al Teatro alla Scala

Torna alla Scala il prestigioso Tokyo Ballet, una delle più importanti compagnie internazionali.

foto©️ Kiyonori Hasegawa

Fondato nel 1964, ensemble accademico in grado di proporre al pubblico giapponese il grande repertorio classico, diffondendo una cultura europea facendola propria, è richiestissimo a livello internazionale anche per la ricchezza dei suoi programmi, che affiancano titoli moderni e neoclassici a creazioni originali di maestri del ventesimo secolo quali Maurice Béjart, John Neumeier e Jiří Kylián.

Le relazioni della Scala con il Giappone hanno portato a una costante presenza alla Scala del Tokyo Ballet, dal 1986 fino al 2010, quando proprio alla Scala si è voluto celebrare la settecentesima recita in tournée all’estero, con una rappresentazione straordinaria di The Kabuki.

Accanto a un trittico che celebra dunque il vasto repertorio della compagnia omaggiando tre grandi nomi del ventesimo secolo attraverso titoli come Serenade di Balanchine, Dream Time di Kylián e il capolavoro béjartiano Le Sacre du printemps, The Tokyo Ballet torna alla Scala proprio con The Kabuki, tra i più noti e acclamati, che Maurice Béjart destinò proprio a questa Compagnia, eletta dal grande coreografo a depositaria di molti suoi capolavori e di creazioni.

11, 12 luglio 2019

Serenade, Dream Time, Le Sacre du printemps

Il Tokyo Ballet apre le recite alla Scala con un imperdibile trittico, straordinario biglietto da visita per le straordinarie versatilità della Compagnia.

Romantico e lunare, Serenade di George Balanchine è una pietra miliare, fusione perfetta di passi fluenti, musica sublime, meravigliose figurazioni. Affascinante Dream Time: un’opera “in cui l’invisibile è tanto importante quanto ciò che siamo in grado di vedere”, che nasce dal profondo interesse di Kylián per le tradizioni e la danza aborigena australiana, condivisa con il celebre compositore giapponese Tōru Takemitsu. Finale dirompente con Le Sacre du printemps di Maurice Béjart, che sovrappone la carica innovatrice di Stravinskij a quella dei grandi messaggi béjartiani, alla sua rilettura dei classici in chiave nuova, sospinta dal vento dei tempi. Capolavoro indiscutibile, musica rivoluzionaria.

 


 

13, 14 luglio 2019

The Kabuki 

The Kabuki nasce da una stretta collaborazione fra Maurice Béjart, il celebre compositore Toshiro Mayuzumi e The Tokyo Ballet. Fin dal clamore della sua prima assoluta, a Tokyo nel 1986, questa creazione divenne parte essenziale del repertorio della Compagnia, che la ha danzata in 16 paesi per un totale di 197 recite.

La coreografia è basata sulla celebre pièce kabuki “Kanadehon Chushingura“, che narra la storia di 47 samurai durante il XVIII secolo, sebbene con alcune licenze poetiche come il viaggio nel tempo dell’eroe tragico Yuranosuke. Una fusione dinamica e innovativa fra la tradizione delle arti performative giapponesi, il kabuki, lo spirito samurai e il balletto, e certamente uno dei capolavori di Béjart.

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