Ryu Matsuyama

Scritto da:

Geienneffe Editore s.a.s.

Ryu Matsuyama

Vorrei condividere il mio viaggio con tutti

L’artista che vi presentiamo questo mese è Ryu Matsuyama, un musicista cresciuto a Milano, ora cantante e pianista nell’omonimo gruppo pop e rock “Ryu Matsuyama”, composto da 3 pianoforti, senza alcuna chitarra. Ryu Matsuyama, pseudonimo di Ryuhei Matsuyama, è nato a Rieti a maggio del 1988 ed è cresciuto a Milano. Il suo soprannome è Ryu e a Milano tutti lo chiamano Ryu-chan. La band “Ryu Matsuyama”, con base a Tokyo, ora sta diventando popolare in tutto il Giappone e Asia.

Ciao: Quando è stato il tuo primo incontro con la musica?

Ryu: Teoricamente è avvenuto a 6 anni, quando avevo iniziato a prendere lezioni di pianoforte. Ma confesso che pensavo tutti i giorni solo a come svignarmela. Ora me ne sto pentendo molto… hahah

Ciao: Quando hai deciso di vivere nel mondo nella musica?

Ryu: Nei miei anni universitari, quando avevo deciso di andare a vivere in Giappone. 

Ciao: Come mai hai scelto il Giappone per fare musica?

Ryu: Perché è un paese dove la cultura dei gruppi musicali è molto forte e le necessità dei musicisti possono essere soddisfatte. Inoltre, avevo sempre desiderato provare a vivere nel mio paese d’origine, provare ad avere una vita quotidiana qui.

Ciao: Inizialmente com’è stata la tua vita in Giappone?

Ryu: Ero arrivato qui senza avere nessuna conoscenza riguardante la vita giapponese, di conseguenza l’inizio della mia vita in Giappone è stato molto faticoso. Non sapevo cose banali, mi facevo domande del tipo: che cos’è la caparra dell’affitto? Il deposito cauzionale? Ci ho messo un po’ anche ad abituarmi al ritmo della vita. Avevo sempre sentito che “a Tokyo è tutto veloce”, ma la vita quotidiana era più frenetica di quanto immaginavo; inizialmente ero allibito. 

Ciao: Hai avuto problemi con la lingua? 

Ryu: Problemi con la lingua non ne ho avuti tanto. Questo grazie alla scuola giapponese supplementare di Milano che avevo frequentato! Anche se, diciamo la verità, non sono mai stato uno studente bravo e ancora adesso quando parlo in giapponese mi scappano modi di dire strani! Ahahah

Ciao: Invece in italiano, ora come sei messo?

Ryu: Beh, probabilmente se tornassi in Italia per almeno 1 settimana, togliendo un po’ di ruggine, mi ritornerebbe la dimestichezza di prima. 

Ciao: Quando sei riuscito a diventare economicamente stabile con la musica?

Ryu: Ancora adesso non posso dire di essere economicamente stabile ma penso che il mio guadagno sia aumentato da quando ho iniziato a comporre per pubblicità televisive e sigle musicali. Penso che con il debutto della mia band (a maggio 2018) la mia vita sia cambiata un po’, ma ripeto… la mia vita non è ancora tanto stabile… hahah

Ciao: Riguardo alla tua identità? Ti senti più giapponese o italiano? 

Ryu: Tanto tempo fa avevo il complesso di non sentirmi né italiano né giapponese, ma ora ho capito che la mia identità sta proprio nel non essere né l’uno né l’altro, ora penso che la ricerca d’identità sia qualcosa di divertente: è proprio grazie alla riflessione su di essa che nascono i miei testi.

Ciao: Si può trovare della sfumatura italiana nella tua musica?

Ryu: Non sto cercando di darle una sfumatura italiana in particolare e non penso che possiate trovarne traccia. Potreste riconoscere la mia “italianità” più che altro nelle azioni e battute che faccio! Hahah

Ciao: Attualmente dove si tengono la maggior parte dei tuoi concerti?

Ryu: A Tokyo, ma fortunatamente ho l’occasione di esibirmi in città diverse, e così di vedere tanti paesaggi. Ultimamente sto avendo anche l’opportunità di fare live all’estero. Vorrei poter trasformare queste bellissime esperienze in nuove musiche.

Ciao: Cosa vuoi trasmettere attraverso la musica?

Ryu: Attraverso il suono e le parole vorrei condividere il mio viaggio con tutti. Nella nostra band siamo in tre: vorrei cogliere “l’adesso” di ciascuno di noi per trasmetterlo con i suoni.


(Ciao!Journal n.18 da “Artisti in Giappone”)

photo ©︎ Ryu Matsuyama


Ryu Matsuyama

HP:www.ryumatsuyama.com

Instagram

Twitter

Facebook

Spotify