Fushikaden – il Giappone che si unisce con l’occidente

Scritto da:

Geienneffe Editore s.a.s.

Il 17 e 18 gennaio si è svolto presso il Teatro NO’HMA lo spettacolo “Fushikaden”.

Il buio completo viene squarciato dalla luce di un proiettore e appare una maschera bianca.

© Makoto (Codice Bianco)

Cosa sta iniziando? Dal nulla compare l’antico mondo giapponese: un’attrice al centro del palco, col viso coperto da una maschera, inizia a recitare. Sembra tuttavia prigioniera della severa struttura dell’arte antica e della sua stessa maschera.

© Makoto (Codice Bianco)

In un secondo momento, a suon di taiko giapponese e flauto, l’atmosfera si trasforma. Si aggiungono gli artisti italiani e la melodia diventa ancor più coinvolgente: ecco che il personaggio con lo yukata (costume giapponese estivo) comincia a ballare il bon-odori (danza popolare giapponese che viene inscenata durante i festival estivi).

Dopo la festa, ci ritroviamo nel mondo del canto accompagnato dal pianoforte.

Il senso di solitudine domina lo spazio, come se ci fosse stato sottratto all’improvviso il disegno che stavamo ammirando con entusiasmo. Questo cambiamento lascia lo spettatore disorientato.

Ma gli artisti superano la solitudine liberandosi da ogni vincolo, per creare qualcosa di nuovo: il punto di arrivo di questo percorso è la fusione tra cultura giapponese e occidentale. Si è trattato di uno spettacolo interessante, con scene in continuo divenire, come tante diapositive che si succedono con ritmo cadenzato. L’opera ha coinvolto lo spettatore come un fiume vorticoso impossessandosi totalmente di esso.

Natsu Funabashi

foto:Spazio Teatro No’hma, Makoto(Codice Bianco)

“FUSHIKADEN Tenka no Emotions”

Produzione: Asian Studies Group – Teatro alle Vigne

artisti:Paolo Cacciato, Makoto Kobayashi, Nana Funabiki, Michele Gorlero, Yuna Saito, Taisho Kato, Mai Inaba, Tsuyoshi Maeda, Masayuki Sakamoto, Chiara Codetta Raiteri, Tobia Galimberti, Samuele Galimberti

Spazio Teatro No’hma Teresa Pomodoro (via Orcagna, 2 Milano) : è un teatro tutt’affatto particolare, ove la cultura è accessibile a tutti in quanto non si paga il biglietto per entrare. Un teatro dove l’arte si coniuga armoniosamente con la coesione e la condivisione sociale.

Per maggiori informazioni è consigliabile consultare il sito www.nohma.org